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mercoledì 27 maggio 2009

Costiera sorrentina, il Wwf: «Scie di liquami a mare»

Nemmeno è cominciata la stagione balneare che già la costiera sorrentina presenta lunghe scie o lar­ghe chiazze bianche in mare sotto co­sta, visibili tanto dagli scogli che in viaggio dal «Metrò del Mare».
L’enne­sima denuncia questa volta in anticipo sull’assalto dei bagnanti è del Wwf Co­stiera Sorrentina: presunti scarichi fo­gnari in mare e proprio su uno stabili­mento balneare in costruzione in loca­lità Cassano. Quel che si vede è la chiazza bianca, quel che si sente è il puzzo orribile. Uno spettacolo purtrop­po familiare, che da anni accompagna polemiche sul ballerino funzionamen­to dei depuratori, di albergatori imbe­stialiti per i miasmi avvertiti dai turisti e di strenue difese di amministrazioni ora pro, ora contro società di gestione che in più occasioni hanno denuncia­to sversamenti di rifiuti tossici diretta­mente negli impianti fognari, rinvian­do quindi ogni responsabilità alle ma­rine, fino ai locali arresti in aziende di trattamento di rifiuti speciali dove fan­ghi di depurazione «esausti» venivano allungati con acqua ed altre porcherie chimiche per poi ributtare tutto in ma­re. Ieri il Wwf è tornato a denunciare presunti «liquami fognari a mare: gli abitanti di Cassano sono costretti a vi­vere tra i miasmi degli scarichi prove­nienti dal rivo San Giuseppe» dicono gli ambientalisti. Già nel 2001 il Wwf denunciava che nel rivo venivano sca­ricate abusivamente acque nere e poi di nuovo, nel 2003 e ancora nel 2005 con un corposo dossier acquisito dalla Procura. Non convinti da rassicuranti note sanitarie i volontari esplorarono il vallone per realizzare un eloquente video sugli scarichi abusivi che sbocca­vano sulla frequentata spiaggia di Cate­rina. Successivamente coi fondi Por nel Comune di Sant’Agnello «sono sta­ti effettuati 'lavori di adeguamento dello sbocco a mare dell’alveo e di ri­qualificazione dell’arenile con attrezza­ture per la balneazione' e a tale scopo le acque provenienti dal rivo sono sta­te deviate in un vasto canale parallelo alla scogliera del Porto di Piano. Ma ta­le canale — protesta il Wwf — fuorie­sce sotto le attrezzature per la balnea­zione che si stanno realizzando e sono stati osservati liquidi presumibilmen­te di natura fognaria che finiscono di­rettamente a mare. Le acque si presen­tano visibilmente maleodoranti e schiumose». Il Wwf ha inviato atti e fo­to alle autorità chiedendo controlli e una «immediata bonifica» dell’area.

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