Nemmeno è cominciata la stagione balneare che già la costiera sorrentina presenta lunghe scie o larghe chiazze bianche in mare sotto costa, visibili tanto dagli scogli che in viaggio dal «Metrò del Mare».
L’ennesima denuncia questa volta in anticipo sull’assalto dei bagnanti è del Wwf Costiera Sorrentina: presunti scarichi fognari in mare e proprio su uno stabilimento balneare in costruzione in località Cassano. Quel che si vede è la chiazza bianca, quel che si sente è il puzzo orribile. Uno spettacolo purtroppo familiare, che da anni accompagna polemiche sul ballerino funzionamento dei depuratori, di albergatori imbestialiti per i miasmi avvertiti dai turisti e di strenue difese di amministrazioni ora pro, ora contro società di gestione che in più occasioni hanno denunciato sversamenti di rifiuti tossici direttamente negli impianti fognari, rinviando quindi ogni responsabilità alle marine, fino ai locali arresti in aziende di trattamento di rifiuti speciali dove fanghi di depurazione «esausti» venivano allungati con acqua ed altre porcherie chimiche per poi ributtare tutto in mare. Ieri il Wwf è tornato a denunciare presunti «liquami fognari a mare: gli abitanti di Cassano sono costretti a vivere tra i miasmi degli scarichi provenienti dal rivo San Giuseppe» dicono gli ambientalisti. Già nel 2001 il Wwf denunciava che nel rivo venivano scaricate abusivamente acque nere e poi di nuovo, nel 2003 e ancora nel 2005 con un corposo dossier acquisito dalla Procura. Non convinti da rassicuranti note sanitarie i volontari esplorarono il vallone per realizzare un eloquente video sugli scarichi abusivi che sboccavano sulla frequentata spiaggia di Caterina. Successivamente coi fondi Por nel Comune di Sant’Agnello «sono stati effettuati 'lavori di adeguamento dello sbocco a mare dell’alveo e di riqualificazione dell’arenile con attrezzature per la balneazione' e a tale scopo le acque provenienti dal rivo sono state deviate in un vasto canale parallelo alla scogliera del Porto di Piano. Ma tale canale — protesta il Wwf — fuoriesce sotto le attrezzature per la balneazione che si stanno realizzando e sono stati osservati liquidi presumibilmente di natura fognaria che finiscono direttamente a mare. Le acque si presentano visibilmente maleodoranti e schiumose». Il Wwf ha inviato atti e foto alle autorità chiedendo controlli e una «immediata bonifica» dell’area.
L’ennesima denuncia questa volta in anticipo sull’assalto dei bagnanti è del Wwf Costiera Sorrentina: presunti scarichi fognari in mare e proprio su uno stabilimento balneare in costruzione in località Cassano. Quel che si vede è la chiazza bianca, quel che si sente è il puzzo orribile. Uno spettacolo purtroppo familiare, che da anni accompagna polemiche sul ballerino funzionamento dei depuratori, di albergatori imbestialiti per i miasmi avvertiti dai turisti e di strenue difese di amministrazioni ora pro, ora contro società di gestione che in più occasioni hanno denunciato sversamenti di rifiuti tossici direttamente negli impianti fognari, rinviando quindi ogni responsabilità alle marine, fino ai locali arresti in aziende di trattamento di rifiuti speciali dove fanghi di depurazione «esausti» venivano allungati con acqua ed altre porcherie chimiche per poi ributtare tutto in mare. Ieri il Wwf è tornato a denunciare presunti «liquami fognari a mare: gli abitanti di Cassano sono costretti a vivere tra i miasmi degli scarichi provenienti dal rivo San Giuseppe» dicono gli ambientalisti. Già nel 2001 il Wwf denunciava che nel rivo venivano scaricate abusivamente acque nere e poi di nuovo, nel 2003 e ancora nel 2005 con un corposo dossier acquisito dalla Procura. Non convinti da rassicuranti note sanitarie i volontari esplorarono il vallone per realizzare un eloquente video sugli scarichi abusivi che sboccavano sulla frequentata spiaggia di Caterina. Successivamente coi fondi Por nel Comune di Sant’Agnello «sono stati effettuati 'lavori di adeguamento dello sbocco a mare dell’alveo e di riqualificazione dell’arenile con attrezzature per la balneazione' e a tale scopo le acque provenienti dal rivo sono state deviate in un vasto canale parallelo alla scogliera del Porto di Piano. Ma tale canale — protesta il Wwf — fuoriesce sotto le attrezzature per la balneazione che si stanno realizzando e sono stati osservati liquidi presumibilmente di natura fognaria che finiscono direttamente a mare. Le acque si presentano visibilmente maleodoranti e schiumose». Il Wwf ha inviato atti e foto alle autorità chiedendo controlli e una «immediata bonifica» dell’area.
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