Acli: Mezzogiorno questione dell'intero paese
di Pasquale Orlando
Responsabile Nazionale per il Mezzogiorno delle ACLI
Che cento fiori crescano.....
Finalmente il tema dello sviluppo del Mezzogiorno e della sua partecipazione alla crescita complessiva del paese si fa strada con forza nel dibattito pubblico. Anche l'associazionismo assume la questione con un taglio solidale e attento al futuro.
In particolare segnaliamo il positivo percorso di confronto avviato tra le strutture regionali delle Acli pugliesi e lombarde che dopo un serrato confronto hanno firmato un documento comune.
Le ACLI già da tempo hanno avviato una riflessione tesa al rilancio del Mezzogiorno individuando nella costruzione di un Centro integrato di progettazione la pista per rendere operative ed efficaci le spinte al protagonismo sociale ed economico delle regioni meridionali. Su questa pista sta nascendo un vero coordinamento tra le regioni meridionali e si susseguono appuntamenti seri di studio e approfondimento. Dopo il Congresso nazionale delle ACLI che ha stabilito questo forte orientamento abbiamo discusso a Napoli della strategia generale, a Benevento sugli aspetti del lavoro e della formazione professionale, a Catania individuando una nuova visione di welfare oltre l'assistenzialismo e a Ischia sul turismo accessibile e sulle politiche turistiche familiare.
Il prossimo grande appuntamento lo avremo ad Agrigento in occasione del congresso nazionale di ACLI Terra una delle eccellenze delle Acli del Sud.
C'è entusiasmo e volontà di cambiare la rotta. Nascono nuove idee e nuovi progetti come quello di "Risorsa Mezzogiorno" teso a valorizzare capitale umano, risorse locali e nuove classi dirigenti in un'ottica capace di guardare a tutta l'area territoriale del sud Italia a partire dall'agricoltura con le specifiche tipicità, ai beni culturali e al turismo. Nascono riviste e si sperimentano collaborazioni operative per nuove imprese sociali.
Certo farlo insieme con le regioni del nord in una prospettiva di solidale e corretta reciprocità renderebbe tutto più forte e credibile. In questo senso l'appuntamento apulo- lombardo di Brescia è davvero un buon segnale per tutti.
di Pasquale Orlando
Responsabile Nazionale per il Mezzogiorno delle ACLI
Che cento fiori crescano.....
Finalmente il tema dello sviluppo del Mezzogiorno e della sua partecipazione alla crescita complessiva del paese si fa strada con forza nel dibattito pubblico. Anche l'associazionismo assume la questione con un taglio solidale e attento al futuro.
In particolare segnaliamo il positivo percorso di confronto avviato tra le strutture regionali delle Acli pugliesi e lombarde che dopo un serrato confronto hanno firmato un documento comune.
Le ACLI già da tempo hanno avviato una riflessione tesa al rilancio del Mezzogiorno individuando nella costruzione di un Centro integrato di progettazione la pista per rendere operative ed efficaci le spinte al protagonismo sociale ed economico delle regioni meridionali. Su questa pista sta nascendo un vero coordinamento tra le regioni meridionali e si susseguono appuntamenti seri di studio e approfondimento. Dopo il Congresso nazionale delle ACLI che ha stabilito questo forte orientamento abbiamo discusso a Napoli della strategia generale, a Benevento sugli aspetti del lavoro e della formazione professionale, a Catania individuando una nuova visione di welfare oltre l'assistenzialismo e a Ischia sul turismo accessibile e sulle politiche turistiche familiare.
Il prossimo grande appuntamento lo avremo ad Agrigento in occasione del congresso nazionale di ACLI Terra una delle eccellenze delle Acli del Sud.
C'è entusiasmo e volontà di cambiare la rotta. Nascono nuove idee e nuovi progetti come quello di "Risorsa Mezzogiorno" teso a valorizzare capitale umano, risorse locali e nuove classi dirigenti in un'ottica capace di guardare a tutta l'area territoriale del sud Italia a partire dall'agricoltura con le specifiche tipicità, ai beni culturali e al turismo. Nascono riviste e si sperimentano collaborazioni operative per nuove imprese sociali.
Certo farlo insieme con le regioni del nord in una prospettiva di solidale e corretta reciprocità renderebbe tutto più forte e credibile. In questo senso l'appuntamento apulo- lombardo di Brescia è davvero un buon segnale per tutti.
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