E' una associazione che si occupa di Turismo Sociale,Solidale e Sostenibile ed è impegnata ad estendere i diritti sociali dei cittadini consentendo e promuovendo l’accesso alla vacanza al maggior numero di persone, senza distinzione di età, appartenenza culturale, disponibilità economiche e capacità fisiche.

giovedì 21 gennaio 2010

Se il viaggio scolastico è un lusso

Gli studenti: "Prezzi alle stelle"
di Bianca De Fazio
«I viaggi con la scuola dovrebbero essere alla portata di tutti e non contribuire ad evidenziare le differenze economiche fra gli alunni, dovrebbero essere un momento di aggregazione tra gli studenti, e la scuola dovrebbe fare da garante per questo. Purtroppo, però, non è sempre così e accade che il viaggio con la scuola da momento di gioia e coesione si trasformi in motivo di contrasto». Inizia così la lettera che alcuni studenti del liceo scientifico Tito Lucrezio Caro hanno scritto a "Repubblica" per polemizzare contro le scelte della loro scuola, nella quale «il viaggio all´estero più economico (Praga) costa 480 euro per 5 notti con mezza pensione, per non parlare di quelli più cari come le isole Canarie (835 euro), Parigi (650 euro) o Barcellona (640 euro)». Un tema, quello dei viaggi d´istruzione, che in queste settimane entra nel vivo, nelle scuole superiori, ma anche alle medie, visto che nei prossimi mesi saranno oltre 250 mila gli studenti della Campania coinvolti in trasferte dentro ed oltre i confini nazionali. Un business che risente della crisi con un calo di oltre il 18 per cento del numero di viaggi, secondo le stime già realizzate dall´Osservatorio del Turismo scolastico. «E se sembra fuori luogo quel viaggio alle Canarie - spiega la dirigente del liceo Caro, Liana Nunziata - è bene che si sappia che era frutto di una specifica richiesta di un Consiglio di classe». Funziona così: il Consiglio di classe (compreso il rappresentante degli studenti) formula delle proposte sulla base delle attività didattiche programmate. «Poi - aggiunge la Nunziata - si mettono a confronto le offerte delle varie agenzie turistiche e si sceglie quella che meglio soddisfa le nostre esigenze. Ma quel viaggio alle Canarie è già saltato perché troppo costoso. Un viaggio, lo ripeto, frutto del percorso didattico dei ragazzi di una classe, che sono in contatto con un osservatorio astronomico delle Canarie nell´ambito di un importante progetto sullo studio dell´astronomia. Scartata quell´ipotesi, le altre mete individuate per i viaggi di quest´anno sono Parigi, Budapest e Praga, con spese attorno ai 5-600 euro. E per chi non può permettersi la spesa (ma nessuno, sino ad ora, ha sollevato il problema) c´è un contributo della scuola». Cifre significative, ma è difficile risparmiare se, come accade al liceo di via Manzoni, «i genitori chiedono alberghi con non meno di tre stelle - racconta la dirigente Nunziata - e spostamenti solo con voli di linea». Scartati i biglietti low cost, le tariffe salgono inevitabilmente a vista d´occhio.
È col low cost e con hotel senza pretese che si riescono a contenere i costi, invece, all´Istituto tecnico commerciale Galiani, di via don Bosco. «La nostra scuola ha un´utenza difficile, ma sono sempre riuscita a garantire i viaggi anche a chi è più in difficoltà - racconta la dirigente, Armida Filippelli - . Qui vige una regola: o va tutta la classe o non si va. Se il viaggio diventa per pochi, lo si annulla. E per evitare di far spendere troppo alle famiglie, voliamo low cost e pernottiamo in ostello. All´estero gli ostelli offrono un´ospitalità alberghiera di qualità ma a prezzi contenutissimi. L´anno scorso i ragazzi sono stati a Berlino, con questa formula, spendendo solo 350 euro (ed a Berlino hanno anche girato un documentario).E stavolta andranno in Spagna o in Francia, per cifre analoghe». Gli studenti fanno un´esperienza importante, quella dell´estero, ed imparano che al vero viaggiatore non serve il lusso. Soluzioni a portata di portafoglio le sperimenta anche l´istituto tecnico Serra, che per i ragazzi che scelgono la formula del viaggio-studio (una settimana in Inghilterra con la frequenza di corsi intensivi di lingua) ha optato per l´ospitalità presso le famiglie locali. «Il soggiorno dura un´intera settimana - racconta la preside Annamaria Ceccoli - e nel costo (circa 500 euro) è compreso anche il corso di inglese. Circa 300 euro costa invece il viaggio che quest´anno i ragazzi faranno a Ravenna e se ufficialmente la scuola non ha la possibilità di spesare chi non è in grado di pagare, di fatto si cerca di venire loro incontro». Ogni scuola ha il suo metodo, per farlo. Al Nautico Duca degli Abruzzi la preside, Angela Procaccini, racconta che la cifra può essere rateizzata «pagando piccole quote da 25 euro già dai primi mesi di scuola», mentre al liceo scientifico Alberti, dove il viaggio d´istruzione di quest´anno ha per meta Budapest e costerà 360 euro, la scuola offre a tutti i partecipanti un contributo di 50 euro

Nessun commento:

Posta un commento