E' una associazione che si occupa di Turismo Sociale,Solidale e Sostenibile ed è impegnata ad estendere i diritti sociali dei cittadini consentendo e promuovendo l’accesso alla vacanza al maggior numero di persone, senza distinzione di età, appartenenza culturale, disponibilità economiche e capacità fisiche.

giovedì 10 giugno 2010

Campania - Reddito di cittadinanza: ecco lo stop

La giunta Caldoro dà un altro colpo di spugna sul passato e manda in soffitta il reddito di cittadinanza. L’assessore Ermanno Russo non usa mezzi termini: «E’ una misura inefficace e va ripensata. La drammaticità dei conti regionali, compromessi dallo sforamento del Patto di stabilità della precedente amministrazione e gravati dai vincoli nazionali della manovra correttiva, non consente il protrarsi di un sussidio fine a se stesso». A giudizio dell’ esponente del Pdl, sulla misura varata con una legge regionale del 2004 «L’ indicazione che arriva dall’intera giunta regionale, a partire dal presidente Caldoro, è univoca ed inequivoca: il mero sostegno al reddito non può bastare per l’ emersione dalla povertà. Ad esso dovrà sostituirsi una seria politica di welfare, fatta di misure di assistenza sociale sempre più concrete e di interventi mirati per l’inserimento lavorativo dei soggetti in stato di indigenza». Anche perché, spiega Russo, «la strategia dei finanziamenti a pioggia e delle misure una tantum ha fallito. II messaggio circa il rinnovo del reddito di cittadinanza per un anno, lanciato attraverso l’ultima finanziaria regionale dalla precedente Giunta di centrosinistra, oggi appare grave, illusorio e fortemente improntato ad una logica di tipo elettorale. Le risorse stanziate in quella sede, pari a 30 milioni di euro, non bastano a coprire l’attuale fabbisogno regionale che è stimato in circa 18mila unità. La precedente amministrazione ha pertanto lasciato un “buco” di 44 milioni di euro rispetto alla misura in oggetto, scaricando, in maniera del tutto irresponsabile, il problema del reperimento delle risorse sul governo nazionale». L’assessore alle Politiche sociali chiarisce anche che i dirigenti della sua struttura hanno incontrato i rappresentanti del reddito di cittadinanza nel Comune di Napoli «ai quali – afferma – è stato ribadito che, cosi com’è, la misura non potrà continuare per il 2010. I limiti di spesa della Regione Campania, dovuti allo sforamento del Patto di stabilità da parte della precedente giunta regionale e ai successivi vincoli imposti dal Governo con la manovra correttiva (dopo le indicazioni della Ue), non consentono di impegnare risorse se non in modo finalizzato e concreto. L’assistenzialismo dovrà sparire dai nostri territori». Intanto, in relazione alla rivolta dei disoccupati che ha visto anche la vandalizzazione della sede regionale dei Popolari-Udeur, il Coordinamento di lotta per il lavoro, che annuncia l’intenzione di proseguire nella propria battaglia, fa sapere che ai tre arrestati è stata concessa la misura degli arresti domiciliari in attesa del giudizio vero e proprio mentre altri quattro precari sono stati fermati la scorsa notte, per l’assalto alla sede dell’Udeur, e poi rilasciati. II tutto mentre il vicepresidente della giunta regionale, Giuseppe De Mita, sottolinea che «1′ operato dell’assessore Severino Nappi in relazione al progetto Bros non risponde ad una iniziativa solitaria, ma è frutto delle decisioni collegialmente adottate in sede di Giunta. Questa precisazione è un atto doveroso, non tanto per esprimere solidarietà ad un collega assessore oggetto di contestazione e di violenza, quanto per ristabilire in maniera corretta i termini della questione. L’azione è stata presa dal governo regionale e lo scopo è quello di ristabilire la di­gnità del lavoro, e il diritto ad otte­nerlo, cercando nella politica dello sviluppo, e non sempre dell’assi­stenzialismo, le condizioni della crescita della occupazione». Da un fronte, quello del lavoro, ad un altro, quello della sanità. II deputato del Pdl Lucio Barani, capogruppo in commissione Affari sociali, annuncia che, su sua proposta, «la Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali indagherà sui costi della sanità in Regione Campania. Non è possibile – sottolinea Barani in riferimento ad un’inchiesta del “Corriere della Sera” – che una Tac a Napoli costi il 50% in più rispetto ad una stessa operazione effettuata a Bologna. Abbiamo buoni motivi per pensare che i costi, anche per altre prestazioni, siano esagerati rispetto al resto del territorio nazionale». Per questo, spiega, «chiederemo all’ex governatore Antonio Bassolino pertinenti spiegazioni rispetto ad una gestione che apparsa eccessivamente disinvolta. Compito della Commissione – conclude – sarà capire perché in Campania nessuno si è accorto, o ha fatto finta di non accorgersi, della scellerata politica sanitaria». Intanto, come anticipato dal “Roma” il 31 maggio, Raffaele Calabrò sarà il consigliere politico del governa­tore Stefano Caldoro per le temati­che sanitarie. L’incarico è a titolo gratuito e il relativo decreto, già alla firma, sarà esecutivo non appe­na si arriverà allo sblocco delle pro­cedure dettate dal rispetto del Patto di stabilità. Intanto, dall’audizio­ne, presso la Commissione d’in­chiesta presieduta da Leoluca Or­lando, del capo dell’Ispettorato ge­nerale per la spesa sociale della Ra­gioneria generale dello Stato, Fran­cesco Massicci, emerge un miglioramento dei conti della Campania che è passata dal disavanzo strut­turale del 2006 dell’8,9% all’ 8,3% del 2009». Nelle prossime settimane ci sarà anche l’audizione del gover­natore campano Stefano Caldoro.

Nessun commento:

Posta un commento