Gli albergatori napoletani non sono affatto contenti di come sono andati gli affari in questo mese di maggio.
«Abbiamo sperato fino all´ultimo che il lungo ponte segnasse una svolta. Che finalmente gli alberghi tornassero a riempirsi. Invece niente. Le presenze turistiche sono inferiori a quelle del 2007 (l´anno scorso, quello dell´emergenza spazzatura, è meglio non considerarlo per niente). Anno, il 2007, che già segnò l´inversione di tendenza rispetto al trend che da anni cresceva, per il mese di maggio». Il presidente degli albergatori napoletani, Pasquale Gentile, preannuncia un bilancio in rosso per l´intero maggio. Un mese, insieme a quello di ottobre, per il quale i flussi turistici fanno tradizionalmente registrare un grande interesse per le città d´arte. «Ma Napoli, quest´anno, di interesse non ne ha destato affatto».La crisi. Il gran caldo, secondo Gentile, ci ha messo lo zampino, spingendo i turisti verso le località balneari. «Così Napoli è tornata ad essere, come tempo addietro, solo una tappa verso il mare della costiera e delle isole, perdendo quel ruolo, conquistato negli ultimi anni, di fulcro di un più vasto sistema di località turistiche d´eccellenza».
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