Crollo di presenze nei musei campani nel 2008 (rispetto all´anno precedente), turismo in perdita. Flessione negativa per la Reggia di Caserta che registra il decremento più alto tra i siti italiani (meno 26,4 per cento), seguita dal Museo archeologico nazionale (meno 18,8 per cento) e dagli Scavi di Ercolano (meno 12,5 per cento).
Una stagione nera che unisce la congiuntura nazionale agli effetti della crisi locale. Altro dato improntato al segno meno, per la prima volta la Campania scompare dalla top ten dei musei d´arte più visitati d´Italia, assieme a tutto il Sud che non ha nessun sito in lista, il primato va tutto alle città del Nord. Tiene Pompei che conserva il secondo posto tra i 30 siti più visitati d´Italia (al primo i musei Vaticani) ma comunque registra una perdita (meno 12,4 per cento) contro l´incremento del 2007. Nei primi quattro mesi del 2009 si registrano 55.000 visitatori in meno rispetto al 2008. I dati sconfortanti arrivano anche da città con le maggiori vocazioni turistiche come Venezia e Firenze, penalizzate sul fronte musei dalle perdite maggiori, mentre i risultati premiano città come Torino che ha potuto contare per il 2008 su un grande evento come il "World design capital". Un calo generalizzato che però in Campania sembra registrare variazioni ancora più negative. I risultati confermano i dati del ministero dei Beni culturali diffusi due mesi fa relativi ai primi mesi del 2009. Dice Enrico Guglielmo, soprintendente per i Beni architettonici delle province di Caserta e Benevento: «Eravamo a conoscenza di questi dati e sappiamo bene che il territorio casertano ha sofferto molto di più la crisi rifiuti. Sulla Reggia hanno però inciso anche i lavori in corso nella piazza Carlo III che hanno creato una barriera all´ingresso. Molti turisti si sono scoraggiati e sono andati via, abbiamo avuto tanti reclami per questo». «E il peggio», continua Guglielmo, «è che da dicembre i lavori sono stati sospesi per la mancanza del certificato antimafia dell´azienda appaltatrice. È una vicenda molto dolorosa di cui oggi paghiamo le conseguenze. Avevamo avuto la promessa dal Comune che non avrebbero bloccato tutto il fronte della Reggia ma invece non è stato così. La gente arriva e non sa da che parte entrare». Si calcola che i quattro siti campani (Caserta, Museo archeologico, Pompei e Ercolano) abbiano perso 435.000 visitatori nel 2008. Il segno meno pare abbia subito una battuta d´arresto dopo i primi quattro mesi del 2009. In ripresa (più 4 per cento) soltanto il mese di aprile con quasi 10 mila visitatori in più rispetto allo scorso anno, probabilmente in relazione alle iniziative turistiche per la Pasqua. Ma maggio è già in perdita (meno 8% ) rispetto al 2008. «Il Museo archeologico - dicono negli uffici - ha avuto un incremento di visitatori del 3 per cento nei primi sei mesi del 2009. Attendiamo una ripresa». Segnali positivi giungono invece dai musei scientifici. Città della scienza (più 17,5 per cento) conferma il trend nazionale: aumentano infatti le presenze in tutti i musei scientifici, nel Caffi di Bergamo e a Città dei ragazzi a Genova (prima in classifica). Una sorpresa, insomma, visto che lo spazio di Coroglio è stato escluso dalla lista dei musei lo scorso anno. Ma non troppo se si considera il successo delle due grandi mostre ("Dinosauri" e "Squali") che hanno portato valore aggiunto e aumentato l´affluenza.
Una stagione nera che unisce la congiuntura nazionale agli effetti della crisi locale. Altro dato improntato al segno meno, per la prima volta la Campania scompare dalla top ten dei musei d´arte più visitati d´Italia, assieme a tutto il Sud che non ha nessun sito in lista, il primato va tutto alle città del Nord. Tiene Pompei che conserva il secondo posto tra i 30 siti più visitati d´Italia (al primo i musei Vaticani) ma comunque registra una perdita (meno 12,4 per cento) contro l´incremento del 2007. Nei primi quattro mesi del 2009 si registrano 55.000 visitatori in meno rispetto al 2008. I dati sconfortanti arrivano anche da città con le maggiori vocazioni turistiche come Venezia e Firenze, penalizzate sul fronte musei dalle perdite maggiori, mentre i risultati premiano città come Torino che ha potuto contare per il 2008 su un grande evento come il "World design capital". Un calo generalizzato che però in Campania sembra registrare variazioni ancora più negative. I risultati confermano i dati del ministero dei Beni culturali diffusi due mesi fa relativi ai primi mesi del 2009. Dice Enrico Guglielmo, soprintendente per i Beni architettonici delle province di Caserta e Benevento: «Eravamo a conoscenza di questi dati e sappiamo bene che il territorio casertano ha sofferto molto di più la crisi rifiuti. Sulla Reggia hanno però inciso anche i lavori in corso nella piazza Carlo III che hanno creato una barriera all´ingresso. Molti turisti si sono scoraggiati e sono andati via, abbiamo avuto tanti reclami per questo». «E il peggio», continua Guglielmo, «è che da dicembre i lavori sono stati sospesi per la mancanza del certificato antimafia dell´azienda appaltatrice. È una vicenda molto dolorosa di cui oggi paghiamo le conseguenze. Avevamo avuto la promessa dal Comune che non avrebbero bloccato tutto il fronte della Reggia ma invece non è stato così. La gente arriva e non sa da che parte entrare». Si calcola che i quattro siti campani (Caserta, Museo archeologico, Pompei e Ercolano) abbiano perso 435.000 visitatori nel 2008. Il segno meno pare abbia subito una battuta d´arresto dopo i primi quattro mesi del 2009. In ripresa (più 4 per cento) soltanto il mese di aprile con quasi 10 mila visitatori in più rispetto allo scorso anno, probabilmente in relazione alle iniziative turistiche per la Pasqua. Ma maggio è già in perdita (meno 8% ) rispetto al 2008. «Il Museo archeologico - dicono negli uffici - ha avuto un incremento di visitatori del 3 per cento nei primi sei mesi del 2009. Attendiamo una ripresa». Segnali positivi giungono invece dai musei scientifici. Città della scienza (più 17,5 per cento) conferma il trend nazionale: aumentano infatti le presenze in tutti i musei scientifici, nel Caffi di Bergamo e a Città dei ragazzi a Genova (prima in classifica). Una sorpresa, insomma, visto che lo spazio di Coroglio è stato escluso dalla lista dei musei lo scorso anno. Ma non troppo se si considera il successo delle due grandi mostre ("Dinosauri" e "Squali") che hanno portato valore aggiunto e aumentato l´affluenza.
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