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martedì 25 agosto 2009

La Grotta Azzurra è inquinata

Che vergogna!!!
La Grotta Azzurra di Capri che era stata interdetta alle visite dei turisti per la presenza di una chiazza bianca che aveva provocato tosse e occhi arrossati e'stata di nuovo fruibile per un'ora questo pomeriggio. Questa mattina l'accesso era stato chiuso dai carabinieri. Continuano le analisi e le valutazioni per comprendere lanatura del fenomeno e tra le ipotesi spunta quella di infiltrazioni da tubi del depuratore o delle piscine delle strutture ricettive soprastanti la cavita' naturale. Secondo le testimonianze raccolte i turisti hanno accusato all'interno della grotta malori, senso di nausea e anche lacrime. Sul posto si sono recati i biologi dell'Arpac per il prelievo dei campioni e i tecnici del servizio di prevenzione della Asl Napoli 1 Centro che dovranno effettuare sui dati forniti dall'Arpac la valutazione sanitaria. La Capitaneria di Porto ha intanto avviato un'inchiesta.
Il sindaco di Capri, Ciro Lembo, sostiene che "a provocare la schiuma biancastra forse sono stati i rifiuti provenienti da un bar e da un ristorante che si trovano nei pressi della Grotta azzurra".
Il sindaco Lembo (sono due i comuni dell'isola, l'altro e' Anacapri, nel cui territorio ricade la Grotta azzurra) ha poi espresso parole di comprensione nei confronti dei barcaioli. "Da stamattina queste persone non stanno lavorando. In un momento cosi' critico per il nostro paese e' grave quello che e' avvenuto".
La chiusura della Grotta Azzurra di Capri arriva a distanza di pochi giorni dallo scandalo che ha coinvolto un noto imprenditore dell'isola sorpreso dai carabinieri mentre versava in mare decine di bottiglie di vetro frantumate. In precedenza, il 18 agosto scorso, due operai di una ditta erano stati arrestati perche' avevano scaricato liquami nello specchio d'acqua antistante la Grotta Azzurra.
Alla Grotta Azzurra, lunga circa 60 metri e larga circa 25, si accede salendo su piccole barche a remi, in due o tre persone, e stando stesi sul fondo si attraversa il varco naturale aperto nella roccia. La volta, definita Duomo Azzurro, ha un'altezza media di 7 metri arrivando a 14 nella parte piu' interna. Oltre al Duomo Azzurro, che e' quello piu' visitato, la grotta si articola in altri ambienti: alla destra della grotta, in fondo, si aprono le tre diramazioni della Galleria dei Pilastri che poi convergono in un unico passaggio che conduce alla Sala dei Nomi, cosi' chiamata per le firme dei visitatori posti sulle pareti; il passaggio poi va restringendosi fino alla Sala della Corrosione che e' una caverna scavata nella roccia.
La colorazione azzurra tipica della Grotta e' dovuta al fatto che la grotta prende luce da un'apertura sottomarina, in tal modo la luce viene filtrata dall'acqua che lascia passare soltanto la componente azzurra. La Grotta Azzurra e' conosciuta sin dal tempo dei Romani e si pensa che al tempo di Tiberio, fosse utilizzata come ninfeo marino. In seguito la grotta rimase sconosciuta, anche perche' i pescatori dell'isola credevano che vi dimorassero spiriti maligni.La riscoperta che la resa famosa fu merito del poeta e pittore tedesco August Kopisch, accompagnato nell'impresa dal pittore Ernst Fries, dal pescatore Angelo Ferraro e da Don Giuseppe Pagano. Da allora la grotta e' stata visitata da migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo.

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