L'80% è ok, ma a Caserta la percentuale crolla
LA CAMPANIA si aggiudica un nuovo primato negativo: la maglia nera della balneabilità. Dal rapporto «Acque di balneazione 2009», appena pubblicato dal ministero del Welfare sul sito ufficiale, risulta infatti che la Campania ha soltanto l’ottanta per cento della costa accessibile per i bagni, contro il centoper cento dell’Emilia Romagna, del Molise e della Basilicata.Il primato peggiore lo registra la provincia di Caserta, con il sessantasei per cento di coste inquinate. Vale a dire 28,7 chilometrri su un totale di 43,5. Più rosea la situazione nella provincia di Napoli, 38 chilometri di costa inquinata contro 154 di costa balneabile, equivalente all’80 per cento di zone pulite.E la provincia di Salerno, tuttavia, a vincere il primato dell’area «meno inquinata»: 14,8 chilometri di zone off limits, contro 174,8 di coste balneabili, equivalente a una percentuale del 92,2. Quanto alle cause dell’inquinamento, viene spiegato nel rapporto del ministero del Welfare, si tratta per la maggior parte (84%) di elementi biologici: conformi (totali e fecali), streptococchi e salmonelle.Il primato delle coste più balneabili in Italia, come detto, spetta dunque all’Emilia Romagna, Molise e Basilicata con il 100% di spiagge a norma. A seguire c’è la Sardegna con il 99,9% che distanzia di poco la Toscana con il 98,8%.Complessivamente sono centonovantotto i chilometri di costa italiana vietati alla balneazione per motivi di inquinamento. Secondo quanto emerge dal rapporto 2009 del ministero del Welfare sul-le acque di balneazione, migliora tuttavia la situazione rispetto al passato se si pensa che la costa accessibile per i bagni nel 1990 era solo 1′81,3% rispetto al 96% di oggi.Intanto è fissata per questa mattina alle ore 10, presso l’assessorato comunale all’Ambiente, l’incontro sulla balneabilità in città e sulla sicurezza alimentare legata al mercato ittico. All’incontro richiesto dall’ex assessore provinciale ed esponente dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e convocato dall’assessore comunale all’ambiente Rino Nasti parteciperanno le associazioni dei balneari, dei pescatori, la Asl e i dirigenti comunali del settore.
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