Il cardinale Sepe in questi giorni ha sentito il parere di esponenti autorevoli del mondo medico-scientifico, incontrando docenti universitari ed esperti. Gli interlocutori hanno sottolineato che "siamo in presenza di un evento influenzale con bassa pericolosità, per cui non è giustificabile alcuna forma di allarmismo. Hanno comunque ribadito l'opportunità di rispettare le misure igieniche minime, come dovrebbe avvenire nei comportamenti abituali di ognuno". "E' evidente - è la rassicurazione ai fedeli - che non si mancherà di adottare le misure igieniche precauzionalì.Intanto è in corso una doppia indagine sulla protesta degli autisti che nei giorni scorsi ha paralizzato la città. Secondo la Digos, che ha inviato un'informativa sul caso alla Procura, dietro il blocco c´è un ristretto gruppo di "istigatori". Ieri mattina, nonostante gli annunci di un blocco bis, i mezzi sono regolarmente usciti. Emergenza rientrata. Al deposito di via Nazionale delle Puglie sono arrivati anche i guanti igienici per gli autisti e nuove macchine per la pulizia dei bus. Ma dopo il caos scatta una doppia indagine. «Appena la Digos mi comunicherà i nomi di chi ha costretto gli altri autisti a non lavorare - promette Simeone - non solo avvierò procedimenti disciplinari interni, ma farò una denuncia penale per interruzione di pubblico servizio». La polizia, nell´informativa inviata all´autorità giudiziaria, parla appunto di un ristretto numero di responsabili. Intanto, ieri mattina dalle tre alle sei, nel deposito di via Nazionale delle Puglie dell´Anm, il sindacato, Faisa-Cisal, ha controllato una ad una le vetture, prima di lasciarle uscire. Alla fine, così, anche se po´ a rilento, il servizio è stato garantito. «Le vetture sono state pulite e disinfettate - spiega Antonio Castaldo, uno dei dirigenti dell´azienda - ci è arrivata anche una macchina che serve per staccare le gomme da masticare appiccicate negli autobus: provvederemo a staccarle tutte». Tra le richieste di giovedì, anche la possibilità di avere guanti da indossare per gli autisti. «Li ho portati io stesso - mostra Castaldo - sono qui a disposizione di chi li vuole». Motivo dell´agitazione è stata la mancanza di pulizia degli autobus e la preoccupazione derivante da un eventuale rischio di contagio da virus H1N1. «L´azienda ha rispettato gli accordi solo al 50 per cento - ricorda, però, Vincenzo Balzano della Faisa Cisal - la pulizia che hanno fatto in questi due giorni è ben lontana da quello che abbiamo chiesto. Perciò continueremo a vigilare. L´influenza A è una nostra preoccupazione, ma non è la sola. Chiediamo all´assessore Realfonzo, che si è interessato alla vicenda, di venire in deposito a constatare con i suoi occhi la situazione».
Nessun commento:
Posta un commento