Energica e determinata: si presenta così, Valeria Casizzone, quarantaduenne avvocato penalista napoletano, assessore al Turismo della Provincia di Napoli, che dalla sua stanza nella sede dell’Ente in Piazza Matteotti, parla con il VELINO della situazione turistica e soprattutto dell’impostazione che darà al suo mandato. Sin dal suo insediamento ha dimostrato di voler attuare una inversione di gestione e programmazione, rispetto a chi la ha preceduta. "Ritengo che non sia necessario spendere fondi pubblici per esportare i nostri prodotti tipici o per creare singoli eventi, dispendiosi e poco redditizi dal punto di vista dell’economia del territorio e dell’occupazione". Quindi, non ci saranno eventi singoli o mega trasferte estere, per portare in giro la Provincia? "Non sono così drastica, sicuramente per un assessorato senza fondi e che deve lavorare cercando di individuare contributi europei, faremo progetti che sviluppino i nostri territori e i loro prodotti". Si riferisce all’artigianato, risorsa dei Comuni della Provincia? Come pensa di operare? "Sì mi riferisco proprio allo sviluppo dell’artigianato e della 'cultura' dei nostri Comuni. Non credo in iniziative come il 'Maggio dei Monumenti' o trasferte estere per portare i prodotti della nostra provincia. Ritengo invece necessario che si parli di 'corallo' o di altre 'eccellenze', tutto l’anno e quindi investiremo affinché siano questi Comuni ad organizzarsi e diventare attrattori. Non noi all’estero, ma gli stranieri e gli italiani, da noi". La Giunta Provinciale proprio su sua proposta, ha anche deliberato l’istituzione della conferenza provinciale per il turismo. Una struttura permanente che abbia obiettivi chiari. "Chiari ed evidenti. Vogliamo interloquire con i principali operatori del settore turistico per individuare le esigenze di sviluppo e soprattutto lavorare anticipando le problematiche e non solo cercando di risolverle". Si riferisce alle critiche sull’affluenza turistica di questa stagione e sulle difficoltà denunciate dalle associazioni di categoria? "Sì ritengo che sia indispensabile ascoltare chi di turismo ci vive e fa vivere, non solo andare avanti seguendo indirizzi politici o idealistici che poco si collegano con le esigenze del territorio".Certamente, ma fenomeni come abusivismi ed altro devono essere contrastati. "Sono un avvocato, prima di essere amministratore di un Ente, quindi ritengo indispensabile, nel rispetto di tutto e tutti, che le leggi siano applicate e rispettate. Quello che penso si possa migliorare e modificare è la gestione dei controlli. Cioè, ben vengano quelli non programmati per individuare fenomeni temporanei, ma sarebbe meno invasivo predisporre ed applicare controlli preventivi non bloccando attività nel pieno della stagione". Sta dicendo di non realizzare eventi costosi, ma un lavoro di riqualificazione del territorio? "Si, la conferenza si propone questo e già la prossima settimana quando ci riuniremo lo ribadirò. Ci saranno i cinque interlocutori fissi, Unione Industriali, Camera di Commercio, Etp, Confocommercio e Federalbergatori, la stampa sarà gradita ospite e soprattutto inviteremo, di volta in volta, altri interlocutori in base agli argomenti da affrontare". Assessore ha parlato di stampa, perché far partecipare i media? "Perché il ruolo dell’informazione è sempre più rilevante anche in questo settore. Pensiamo alla campagna stampa sulla balneazione o altri fenomeni, tutte informazioni legittime, ma che hanno, di fatto, anche condizionato la stagione". Quindi è colpa della stampa? "Non penso affatto questo. Ma in senso positivo, ritengo che la stampa sia uno strumento indispensabile per raggiungere i cittadini e quindi è giusto che miglioriamo, noi istituzioni, la comunicazione e quindi quando in conferenza stabiliremo linee programmatiche o altro, è fondamentale rapportarci con la comunicazione". Assessore concludendo, mi sembra di interpretare una certa criticità con il passato e la voglia di cambiare? "Le mie non sono critiche distruttive ma costruttive. Ritengo che sia indispensabile accettare e recepire le indicazioni che vengono dai professionisti del settore e soprattutto quello che ne evince e cioè che è indispensabile una nuova fase di programmazione e prevenzione dei fenomeni. Mi riferisco alla indispensabile necessità di programmare già adesso la stagione estiva 2010 e valutarne le problematiche, forti delle criticità di quest’anno. Auspico che in questo ci sia la massima partecipazione di tutti gli Enti come Comuni e Regione".
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